Storia Della Pieve

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I più antichi documenti attestanti la  presenza di una pieve a Campi risalgono all'epoca carolingia (VIII   sec), sebbene eruditi fiorentini del '700 assegnino all'inizio del V sec. la costruzione di chiese dedicate a S. Stefano e, conseguentemente, anche della nostra.

Di questa primitiva costruzione non vi è più traccia, mentre sarebbe da attribuire al sec. XI una chiesa con struttura e dimensioni simili a quella attuale che, dalla forma basilicale della pianta, dai resti della cripta e dalla lettura di svariati documenti, si può assegnare allo stile romanico, in analogia con altre chiese coeve del contado arrivate quasi intatte ai nostri giorni. A differenza di queste la nostra Pieve ha invece subito radicali manomissioni e rifacimenti, tanto da mostrare oggi un edificio completamente diverso dall'originale che possiamo tentare di ricostruire idealmente.

Costruita in pietraforte ed alberese, la chiesa di S. Stefano aveva una copertura a capriate di legno e terminava con un'abside semicircolare centrale e due più piccole laterali di pari struttura.

Le navate laterali, molto più basse di quella centrale sorrette da tozzi pilastri, conferivano all'edificio un aspetto di solidità ma, nello stesso tempo, di poca eleganza e snellezza; a questa prospettiva pesante contribuiva anche la torre campanaria più bassa e tozza dell'attuale.

Quando, fra il 1376 ed il 1378, fu edificato il castello di Campi per ordine della Repubblica Fiorentina, la Pieve vi rimase inglobata e dal quel momento ne seguì le sorti. Rimasta sostanzialmente inalterata per tutto il periodo medioevale, è solo dalla seconda metà del '400 che si allarga, con la costruzione delle cappelle del lato sinistro che affiancano la torre campanaria la cui base diventa anch’essa una cappella.

Sulla parte destra della Chiesa, invece, si va costruendo il porticato del chiostro che permette l'accesso all'attigua canonica ed al cimitero.

La visita pastorale del 1514 conferma questa già avvenuta disposizione e fa menzione, parimenti, della tre Compagnie laicali della Misericordia, del Corpus Domini e della Santa Croce; quest'ultima si riconduce alla devozione dell’antico Crocifisso ligneo presente nella Pieve già dal Trecento. Successivamente, nel ‘500 e ‘600, con la costruzione dell'Oratorio della S.S. Annunziata, il complesso ecclesiale si allunga verso la piazza, oltre la facciata, maggiorenti famiglie locali che si avvalgono per l’arredo pittorico di noti artisti fiorentini.

II '700 vede l'inizio di una continua e progressiva distruzione dell’edificio originale. Si inizia dalla parte absidale che viene abbattuta più volte allungando di fatto la chiesa nella parte tergale; è poi la volta del campanile, che assume la forma e l’altezza attuale. È della seconda metà del secolo XVIII il devastante intervento sulla facciata che perde il suo primitivo e secolare aspetto.

Risale al 1813 il completo e definitivo rifacimento dell’interno che, con il progetto del Valentini, si conforma del tutto ad uno stile ed ad un gusto neoclassico tanto in voga in quel periodo. La facciata attuale, del Sanpaolesi, del 1938 non fa che completare un processo ormai irreversibile dopo un'infruttuosa ricerca di elementi di restauro.

 

(da Santo Stefano a Campi, Un patrono, una pieve, un popolo - a cura di Vincenzo Rizzo e Renzo Bernardi)

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I Pievani di Santo Stefano

attestato nel XIII secolo

Boncompagno

attestato nel XIII secolo

attestato nel 1237

Ranieri

attestato nel 1286

Rainaldo

attestato nel 1286

attestato nel 1295 e 1299

Enrico

attestato nel 1318 e 1326

Giovanni di Fortebraccio

attestato nel 1318 e 1326

attestato dal 1335

Niccolò di Fazio da Signa

attestato dal 1350

Lorenzo di Vanni di Nardo Rucellai

attestato dal 1350

attestato dal 1364

Filippo di Bartolo

attestato dal 1377

Ubaldino di Cambio

attestato dal 1377

attestato dal 1379

Filippo

attestato dal 1407

Bindo di Sandro

attestato dal 1407

attestato dal 1408

Niccolò di Ugolino

attestato dal 1447

Jacopo

attestato dal 1447

attestato dal 1461

Daniele di Nanni

attestato dal 1484

Sebastiano di Antonio da Gavignano

attestato dal 1484

dal 1496 al 1514

Simone di Vanni Rucellai

dal 14 novembre 1514

Vanni Rucellai

dal 14 novembre 1514

dal 4 aprile 1540

Clemente Rucellai

dal 13 maggio 1564

Jacopo Fei

dal 13 maggio 1564

dal 11 agosto 1593

Alessandro de Medici

(papa Leone XI)

dal 18 agosto 1604

Aurelio Biondi

dal 18 agosto 1604

dal 18 maggio 1610

Cesare Palagi

dal 11 dicembre 1636

Neri Acciaioli

dal 11 dicembre 1636

dal 17 aprile 1640

Lorenzo Passerini

dal 14 ottobre 1648

Domenico Meoni

dal 14 ottobre 1648

dal 13 febbraio 1669

Antonio Santini

dal 21 febbraio 1691

Carlo Tommasi

dal 21 febbraio 1691

dal 8 gennaio 1705

Bartolomeo Pardulli

dal 31 agosto 1726

Ferdinando Palloni

dal 31 agosto 1726

dal 8 ottobre 1767

Giuseppe Della Nave

dal 21 agosto 1805

Casimiro Stoppioni

dal 21 agosto 1805

dal 4 marzo 1832

Francesco Panerai

dal 26 ottobre 1869

Raffaello Pugi

dal 26 ottobre 1869

dal 21 marzo 1878

Giotto Ulivi

dal 1 novembre 1892

Giuseppe Giondini

dal 1 novembre 1892

dal 29 aprile 1934

Pietro Santoni

dal 25 ottobre 1975

Francesco Socci

dal 25 ottobre 1975

dal 2 ottobre 2007

Marco Fagotti

F.A.Q.

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